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Il progetto TOBI

// Febbraio 6th, 2013 // Willy News

Dopo quattro anni di fatiche, il progetto TOBI è giunto al termine. L’ambizioso obiettivo dei ricercatori coinvolti (più di 10 partners da diversi paesi Europei, tra i quali gli operatori dell’Ausilioteca di Bologna) era quello di sfruttare la tecnologia basata su sistemi BCI (Brain-computer interfaces) per sviluppare soluzioni assistive che affiancassero quelle già da tempo esistenti (es., puntatori oculari). Ci siamo riusciti? La risposta è un classico: Sì e No.
Perché No: Dopo questo progetto nessun prodotto basato su tecnologia BCI verrà messo sul mercato. Le difficoltà tecniche sono ancora tante (come Willy ha avuto modo di sperimentare di persona!) e i costi sarebbero improponibili. Ma le potenzialità sono risultate evidenti e i tempi sono maturi per continuare a spingere questa tecnologia fuori dai laboratori e portarli nelle case di coloro che potrebbero realmente trarne qualche vantaggio.
Perché Sì: Se da un lato non esiste ancora un prodotto assistivo basato su BCI, il progetto TOBI ha aperto la strada che connette il mondo della scienza a chi, come Willy, rappresenta un potenziale utente di questa tecnologia. In futuro si dovrà lavorare per mettere a frutto l’enorme quantità di dati raccolti nel corso di questi quattro anni per concentrarsi su soluzioni mirate al singolo utente e sviluppare così soluzioni personalizzate per chi non è ancora in grado di usare le tecnologie oggi disponibili. Come Ausilioteca di Bologna, speriamo vivamente di continuare a lavorare anche in questo nuovo campo di ricerca. Ciò che ci serve è una struttura in grado di coinvolgere persone con disabilità nel nostro team di ricerca al fine di farle diventare parte attiva nel processo di sviluppo di nuove tecnologie. Ci stiamo lavorando, si chiama Ausilioteca Living Lab e speriamo possa diventare un punto di incontro tra il mondo della disabilità, la ricerca, l’industria e i servizi. Lorenzo e Matteo