WTKG // Willy the King Group

2a di Rc sul ballerino nell’albero (2)

// Marzo 30th, 2011 // Willy torna a scuola

Un nostro amico di Bologna, William Boselli, ha scritto un libro autobiografico e ha voluto inviarcene delle copie, perchè i miei compagni ed io potessimo leggerlo. Io l’ho trovato molto interessante, perchè ci mette di fronte ai veri problemi della vita. Di esso mi hanno colpito soprattutto due parti. La prima è quella nella quale William parla della sua “amica domotica” descrivendoci la sua casa, dove i telefoni hanno il comando vocale, le porte si aprono e si chiudono rispondendo alle indicazioni, i televisori funzionano dicendo “accendi” o “spegni”, mentre il computer viene utilizzato con degli occhiali particolari che hanno nella montatura, tra gli occhi, un piccolo raggio laser che colpisce il monitor, consentendo a Willy di scrivere e navigare col movimento della testa. L’altra parte che mi ha colpito è stata quella finale, dove William invita noi lettori ad andare a trovarlo. Questo dimostra che una persona, anche se è stata colpita da una grave malattia, non deve essere per forza cupa e chiudersi in se stessa non vivendo più, anzi deve darsi animo per cercare di vivere nel modo migliore, col sostegno di persone sincere come i familiari e gli amici.
Questo libro mi ha fatto riflettere molto su tutti i capricci giornalieri di ognuno di noi, che in confronto ai problemi di Willy sono come una goccia d’acqua in un immenso oceano.
Federica

Il libro “Il ballerino nell’albero” parla di eventi, a volte tristi e a volte allegri, della vita del nostro amico Willy. Essi sono tutti alleggeriti, grazie alla sua autoironia, del peso che potrebbero avere, trattando delle varie operazioni che ha subìto e della sua immobilità.
Sono rimasta molto colpita dalla sua forza di vita. Prima di leggere un libro scritto da una persona con tanti problemi, si potrebbe pensare che vengano descritti solo i suoi giorni tristi, duri e monotoni. Invece Willy parla anche della sua infanzia e dei suoi viaggi, dei suoi ricordi. A me è piaciuto molto. Anna Ilena

Nel libro “Il ballerino nell’albero” William Boselli, un giovane ragazzo, racconta la terribile esperienza che all’età di 18 anni gli ha cambiato la vita. E’ stato difficile per lui accettare la realtà della grave malattia che l’ha colpito ma, grazie all’aiuto dei suoi familiari e dei suoi amici,ha affrontato con coraggio la situazione.
Nonostante tutte le difficoltà che deve affrontare ogni giorno, William continua a seguire la sua squadra del cuore, la Fortitudo, e, per passare bene il tempo, si collega con i suoi amici, che gli vogliono un gran bene.
Il libro mi è piaciuto molto, perchè mi ha fatto capire che William si considera una persona fortunata, che vive serenamente le sue giornate, dimostrando a tutti quelli che conosce l’importanza dell’amicizia e la forza della vita.
Simone

Il libro ” Il ballerino nell’albero” scritto da un mio caro amico di Bologna, è interessante e divertente e mi è piaciuto molto. Solo dopo averlo letto, ha capito ancor di più l’importanza della vita, della famiglia e soprattutto dell’amicizia.
Durante la lettura del libro, fin dall’inizio mi sono immedesimata in ” Sapientino” , quella persona logorroica che parla sempre, e mi sono resa conto che in certi momenti dovrei stare zitta!
Essendo amante della musica, condivido pienamente, l’idea di Willy su di essa, cioè che è la colonna sonora della vita, ma soprattutto che i soldi non sono tutto nella vita.
Il periodo che mi ha colpito di più è sicuramente questo: < Apro gli squarci su inaspettate visuali, o su immagini che rimangono tatuate nei miei ricordi. Sono richiami alla gioia che mi fanno riaprire il libro della mia vita alle pagine più belle, sono irruzioni dove dimentico l’immobilità del mio corpo>. Mi ha colpito molto perchè , pensando al passato, Willy riesce a dimenticare tutte le sofferenze della sua vita.
Spero che questo libro possa essere letto da un’infinità di persone, affinché tutti capiscano l’importanza della vita.

Alessandra